Discussione:
Arrangiamenti e SIAE
(troppo vecchio per rispondere)
Lupo Nero
2007-12-01 17:59:09 UTC
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Ciao a tutti.
L'altra sera parlavo con un collega che vive in Germania, ed anche
lui
svolge il mio stesso lavoro (quello che molti di voi penso fanno)
cioè
è un arrangiatore e produce demo e mixaggi. Parlando degli
arrangiamenti e del loro compenso, mi ha detto che in Germania la
società che tutela il diritto di autore prevede e tutela anche la
figura di arrangiatore, per cui lui non chiede un compenso immediato
sull' arrangiamento scritto, ma entra nella ripartizione dei diritti
di quella canzone che ha arrangiato: naturalmente il brano viene
depositato completo di arrangiamento.
In Italia la SIAE non prevede una figura di arrangiatore da tutelare,
pertanto io o mi faccio pagare immediatamente il prezzo dell'
arrangiamento (in base alla sua complessità, strutturazione, ecc.
ecc.) oppure mi spaccio per compositore (effettivamente posso
sfruttare questa scorciatoia in quanto scrivo anche brani miei e sono
iscritto come compositore alla SIAE) per entrare nella ripartizione
dei diritti.
Perchè la SIAE non tutela la figura dell'arrangiatore (peraltro,
IMHO,
figura molto importante nel decretare il successo o l'insuccesso di
un
brano, specialmente in determinati generi) come lo fa per l'autore,
il
compositore, l'editore, addirittura l'adattatore del testo!!??
In giro in rete ho saputo che anche la società Francese e quella
Americana tutelano questa figura....
E voi come vi comportate quando dovete fare un' arrangiamento? Come
vi
fate pagare per il lavoro svolto? (scusate la domanda personale, ma
vorrei sapere come "funziona" in questo campo visto che ho iniziato
questo lavoro da poco più di un anno e finora ho trovato solo stronzi
che ti fanno sudare 7 camice e poi o non ti pagano o ti pagano una
miseria :(((
GianniV
2007-12-01 19:26:28 UTC
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Post by Lupo Nero
E voi come vi comportate quando dovete fare un' arrangiamento? Come
vi fate pagare per il lavoro svolto? (scusate la domanda personale, ma
vorrei sapere come "funziona" in questo campo visto che ho iniziato
questo lavoro da poco più di un anno e finora ho trovato solo stronzi
che ti fanno sudare 7 camice e poi o non ti pagano o ti pagano una
miseria :(((
Per quella che è la mia esperienza, in italia la figura
dell'arrangiatore/compositore/artista "su commissione" (in ambito pop,
soprattutto) non gode del giusto rispetto, e non è considerato un artigiano
come gli altri.
Innanzitutto coloro a cui serve una figura simile spesso non sanno, non
capiscono o non vogliono capire che non si tratta di un hobby pagato, ma di
un lavoro, anzi, di un mestiere, e rimangono delusi quasi sempre dalle
richieste economiche del professionista... non capiscono che studiare
l'arrangiamento non è paragonabile allo studio degli accordi per chitarra in
prima posizione, o dell'8 beat con la batteria, e che l'acquisto di libri,
software e strumenti spesso (e guai quando non è così!) comporta dei
sacrifici economici e non.
Secondo, l'Italia è piena di galoppini che lavorano gratis, lavorano male
sfruttando l'ignoranza dei "clienti", e investono i denari di papà in studi
incredibili, inflazionando il mercato e facendo concorrenza sleale a chi
lavora bene con poco e chiede di essere pagato per il suo duro lavoro.

Io non ho propriamente un "nome" nell'ambiente, i lavori che faccio li
faccio per amici e conoscenti (tu invece?), e la fregatura sta proprio qua:

"Vuoi risultare tra gli autori per il tuo lavoro? Bene, diventa una
collaborazione, ti do 2/12 e non ti pago..."

"Vuoi essere pagato? Cifra simbolica perchè siamo amici e ti prometto che ti
porto tanta altra roba..."

Se poi il lavoro non soddisfa, nessuno osa lamentarsi, e si rimane nella
mediocrità... ovviamente se ne esce demotivati e senza alcuna esperienza
seria. E poi arriva un "GianniV" che scrive su IAMST un post dal titolo "Gli
arrangiatori non esistono più".

Siamo proprio noi stessi che ci diamo la zappa sui piedi quando accettiamo
"cifre simboliche" pur di fare esperienza... vi risulta che gli architetti
d'interni accettino "cifre simboliche"? L'esperienza si fa lavorando per sè,
lavorando per gli altri a pagamento, e prendendosela in c***o quando il
cliente pensa che i suoi soldi non sono stati spesi bene, lottando per
convincerlo del contrario, come ogni professionista.

Questo vale comunque a prescindere da quale sia la politica SIAE per gli
arrangiamenti.

G
carletto
2007-12-02 01:44:02 UTC
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Post by GianniV
Se poi il lavoro non soddisfa, nessuno osa lamentarsi, e si rimane nella
mediocrità... ovviamente se ne esce demotivati e senza alcuna esperienza
seria.
Ahime', spesso e' vero, ed e' la cosa peggiore.
Post by GianniV
Siamo proprio noi stessi che ci diamo la zappa sui piedi quando accettiamo
"cifre simboliche" pur di fare esperienza... vi risulta che gli architetti
d'interni accettino "cifre simboliche"?
Hai fatto l'esempio peggiore.... Quella degli architetti di interni forse e'
la categoria piu' bistrattata e malpagata tra le categorie di professioni
"vere". La classica figura che perde le nottate per il salotto o il bagno
sfizioso di amici e parenti. Che poi puntualmente, oltre a non pagare
ovviamente, non danno nemmeno la soddisfazione di seguire un progetto senza
mettervi il proprio rozzo zampino, rovinando tutto. Potevi citare dentisti,
avvocati, ingegneri... :-)
Per quanto riguarda gli arrangiamenti, c'e' poco da fare, le strade sono
due: pagamento cash oppure quota in ventiquattresimi (se si e' autori
iscritti siae).
L'abilita' sta nel capire chi e cosa si ha di fronte. I soldi subito sono
l'uovo oggi, i ventiquattresimi, la gallina domani, ovvero un'investimento
del nostro tempo in qualcosa che (forse) ci ripaghera', si spera con lauti
interessi. Dobbiamo essere in grado di capire se il brano potra' avere un
minimo di ritorno in termini di vendite e/o programmazioni/esecuzioni. In
caso di sospetti binari morti, sedicenti artisti di belle e malriposte
speranze, ragazzini brufolosi pseudo talentuosi, meglio soldi subito, IMHO.
Da quantificare possibilmente a ore lavoro, dandosi un costo orario del
proprio tempo, se no si finisce col lavorare per giorni sul nulla. Gli
amici, se tali sono, non vengano a rompere i coglioni, sapendo di chiedere
di lavorare per ore gratis. Non credo che lo facciano con amici muratori o
imbianchini: non vedo perche' lo debbano fare con la "nobile" (cit) figura
dell'arrangiatore.
:-)

carletto
GianniV
2007-12-02 13:09:23 UTC
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Post by carletto
Hai fatto l'esempio peggiore.... Quella degli architetti di interni forse e'
la categoria piu' bistrattata e malpagata tra le categorie di professioni
"vere".
Ehm... ho fatto una gaffe... sono un insensibile :-)
Post by carletto
Dobbiamo essere in grado di capire se il brano potra' avere un
minimo di ritorno in termini di vendite e/o programmazioni/esecuzioni. In
caso di sospetti binari morti, sedicenti artisti di belle e malriposte
speranze, ragazzini brufolosi pseudo talentuosi, meglio soldi subito, IMHO.
Mi sono trovato diverse volte a dire: "su questa ci scommetto la pelle e la
casa"... altro che SIAE. Eppure il binario morto può anche essere il
produttore incapace di turno (come in alcune situazioni che mi sono
capitate), l'ufficio promozione non all'altezza di lanciare un artista, etc.
Oggi come oggi, se incontrassi un artista emergente capace e talentuoso, ci
penserei molto prima di affidare il mio compenso alla SIAE... e magari me ne
pentirei.
Post by carletto
Da quantificare possibilmente a ore lavoro, dandosi un costo orario del
proprio tempo, se no si finisce col lavorare per giorni sul nulla.
Assolutamente d'accordo... niente pagamenti forfettari, servono solo a farsi
sfruttare di più!
Post by carletto
Gli amici, se tali sono, non vengano a rompere i coglioni, sapendo di
chiedere
Post by carletto
di lavorare per ore gratis. Non credo che lo facciano con amici muratori o
imbianchini: non vedo perche' lo debbano fare con la "nobile" (cit) figura
dell'arrangiatore.
Perla di saggezza.
=Andre@=
2007-12-02 03:31:35 UTC
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Post by GianniV
Se poi il lavoro non soddisfa, nessuno osa lamentarsi, e si rimane nella
mediocrità... ovviamente se ne esce demotivati e senza alcuna esperienza
seria. E poi arriva un "GianniV" che scrive su IAMST un post dal titolo "Gli
arrangiatori non esistono più".
Mmm, mi pare che quel thread (storico) sia nato qui :P
Post by GianniV
Siamo proprio noi stessi che ci diamo la zappa sui piedi quando accettiamo
"cifre simboliche" pur di fare esperienza... vi risulta che gli architetti
d'interni accettino "cifre simboliche"? L'esperienza si fa lavorando per sè,
lavorando per gli altri a pagamento, e prendendosela in c***o quando il
cliente pensa che i suoi soldi non sono stati spesi bene, lottando per
convincerlo del contrario, come ogni professionista.
Eh, mica tutti si chiamano John Willams e possono permettersi un cachet
da 10.000 euro per ogni "lavoretto" che imbastiscono...

Io, ad esempio, ho la passione delle colonne sonore e mi piace comporre
in quel senso. Trovo che l' ispirazione delle immagini chiami la musica
come poche cose e mi viene praticamente naturale la scrittura del
commento musicale.

Credi sia facile trovare il lavoro? (nonostante in un raggio di 30 km
abbia ben due università che si occupano di cinematografia a buoni
livelli...).
Piuttosto i registi in erba si direzionano verso produzioni che definire
di basso livello sarebbe un eufemismo (non solo gratuite ma magari
portatrici di una schiera di fan/amici alla prima di ogni corto, per
citare un esempio).

Certo, questo ha poco a che vedere con il mestiere dell' arrangiatore ma
è parecchio pertinente riguardo alla questione "compensi".
Post by GianniV
Questo vale comunque a prescindere da quale sia la politica SIAE per gli
arrangiamenti.
Certo, alla fine alla SIAE non frega quanto ti becchi (all' enpals si
però), quanto piuttosto è garante dei diritti.

Però un minimo sindacale prefissato non sarebbe male per certi tipi di
lavori, in modo da fermare sia chi sfrutta i piccoli produttori /
arrangiatori ma anche questi ultimi che si svendono per battere la
concorrenza, finalmente premiando la qualità.
--
Raise your glass and tip your brim
But no worries friends no worries
GianniV
2007-12-02 13:03:26 UTC
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Post by =Andre@=
Eh, mica tutti si chiamano John Willams e possono permettersi un cachet
da 10.000 euro per ogni "lavoretto" che imbastiscono...
Andrea... beata gioventù (ROTFL) le cifre di Williams ed Elfman non
prevedono meno di 5 zeri :-) e difficilmente il primo numero è "1"... ma
loro sono compositori, e spesso (non è il caso di Williams) non arrangiano e
non orchestrano... caspita.
Post by =Andre@=
Io, ad esempio, ho la passione delle colonne sonore e mi piace comporre
in quel senso. Trovo che l' ispirazione delle immagini chiami la musica
come poche cose e mi viene praticamente naturale la scrittura del
commento musicale.
E' lo stesso anche per me... e tante volte se devo scrivere qualcosa non
legata a delle immagini, mi faccio sempre una sorta di "film" in testa... il
potere dell'LSD.
Post by =Andre@=
Però un minimo sindacale prefissato non sarebbe male per certi tipi di
lavori, in modo da fermare sia chi sfrutta i piccoli produttori /
arrangiatori ma anche questi ultimi che si svendono per battere la
concorrenza, finalmente premiando la qualità.
Gran parte di questi lavori non vengono fatti alla luce del sole... il che
significa che verrebbe troppo facile ignorare il minimo sindacale, qualora
ci fosse... il "mondo" possono cambiarlo solo quelli che le cose le fanno,
non quelli che le cose le chiedono e neanche quelli che fanno le leggi...
IMHO.
=Andre@=
2007-12-02 16:14:09 UTC
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Post by GianniV
Post by =Andre@=
Eh, mica tutti si chiamano John Willams e possono permettersi un cachet
da 10.000 euro per ogni "lavoretto" che imbastiscono...
Andrea... beata gioventù (ROTFL) le cifre di Williams ed Elfman non
prevedono meno di 5 zeri :-) e difficilmente il primo numero è "1"... ma
loro sono compositori, e spesso (non è il caso di Williams) non arrangiano e
non orchestrano... caspita.
Massi', era cosi' tanto per dire un nome grosso...
Post by GianniV
Post by =Andre@=
Io, ad esempio, ho la passione delle colonne sonore e mi piace comporre
in quel senso. Trovo che l' ispirazione delle immagini chiami la musica
come poche cose e mi viene praticamente naturale la scrittura del
commento musicale.
E' lo stesso anche per me... e tante volte se devo scrivere qualcosa non
legata a delle immagini, mi faccio sempre una sorta di "film" in testa... il
potere dell'LSD.
Beh, spero che l' immaginazione sia alla portata di tutti e non solo
degli assuntori di enteogeni ^^
Post by GianniV
Post by =Andre@=
Però un minimo sindacale prefissato non sarebbe male per certi tipi di
lavori, in modo da fermare sia chi sfrutta i piccoli produttori /
arrangiatori ma anche questi ultimi che si svendono per battere la
concorrenza, finalmente premiando la qualità.
Gran parte di questi lavori non vengono fatti alla luce del sole... il che
significa che verrebbe troppo facile ignorare il minimo sindacale, qualora
ci fosse... il "mondo" possono cambiarlo solo quelli che le cose le fanno,
non quelli che le cose le chiedono e neanche quelli che fanno le leggi...
IMHO.
Si, probabilmente il minimo sindacale non è un idea conveniente.
--
Raise your glass and tip your brim
But no worries friends no worries
A=MM
2007-12-02 21:06:12 UTC
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GianniV ha scritto:

L'argomento è molto più "generale" che non strettamente "musicale" e
riguarda le PROFESSIONI.
Post by GianniV
Gran parte di questi lavori non vengono fatti alla luce del sole... il che
significa che verrebbe troppo facile ignorare il minimo sindacale, qualora
ci fosse... il "mondo" possono cambiarlo solo quelli che le cose le fanno,
non quelli che le cose le chiedono e neanche quelli che fanno le leggi...
Se esistesse un *minimo sindacale* sarebbe estremamente TRISTE
a) perchè livellerebbe ad uno standard economico capacità individuali.
b) perchè d'ufficio legalizzerebbe un "minimo di legge" da poter evadere
(= scontare pur di lavorare).

Chiunque faccia una professione (sia di opere materiali che d'ingegno)
si costruisce un proprio book/curriculum basato su ciò che ha
realizzato... al quale aggiunge, doverosamente, gli anni di esperienza
(che, come Nutella insegna, fanno SEMPRE la differenza!).
I *nomi* hanno X zeri nel loro cachet perchè hanno un book/curriculum da
vendere e tanta esperienza (nata dalla gavetta).
Per farsi un *nome*... è assai banale affermare che, spesso, bisogna
lavorare al costo (se non in perdita!).

Spesso... la difficoltà più grossa è SAPER capire il "ritorno" che un
certo lavoro può offrire al professionista (musicale e non).
Questo stride enormemente con l'eventuale esistenza di un tariffario...
ma è fondamentale per il professionista per costruirsi una "storia".
Un "lavoro" che può far circolare il mio nome... lo posso fare al
costo... perchè è una "medaglietta" che posso far luccicare nel mio
"book" (io ne ho tante che ho guadagnato in perdita... monetariamente
parlando!).
Un altro "lavoro" che può accontentare l'EGO di un "narciso" ma che
difficilmente potrò vantare... me lo faccio strapagare.
Ciao
A=MM
Colossale Pezzo di Idiota
2007-12-05 11:52:23 UTC
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Post by GianniV
Post by =Andre@=
Eh, mica tutti si chiamano John Willams e possono permettersi un cachet
da 10.000 euro per ogni "lavoretto" che imbastiscono...
Andrea... beata gioventù (ROTFL) le cifre di Williams ed Elfman non
prevedono meno di 5 zeri :-) e difficilmente il primo numero è "1"... ma
loro sono compositori, e spesso (non è il caso di Williams)
Williams, esattamente come Elfman, arrangia eccome.
Nessuno dei due abitualmente orchestra, ma so quasi per certo (letto
tempo fa) che Williams lascia all'orchestratore delle indicazioni
precise su come "esplodere" l'orchestrazione, mentre Elfman si affida da
sempre a Bartek, lasciandogli note simili a quelle di Williams e
lavorandoci a stretto contatto.
--
Tastieraio, programmatore ed effettista offresi per qualsiasi
progetto => the PUNTO real PUNTO analog PUNTO kid AT gmail.com
"Anyone can make the simple complicated. Creativity is making
the complicated simple." -- Mingus
GianniV
2007-12-05 12:47:04 UTC
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Post by Colossale Pezzo di Idiota
Post by GianniV
Andrea... beata gioventù (ROTFL) le cifre di Williams ed Elfman non
prevedono meno di 5 zeri :-) e difficilmente il primo numero è "1"... ma
loro sono compositori, e spesso (non è il caso di Williams)
Williams, esattamente come Elfman, arrangia eccome.
Nessuno dei due abitualmente orchestra,
Non ho mai detto che non arrangino! Williams orchestra e lo fa di brutto
anche... spesso i suoi manoscritti hanno già tutto, devo solo essere
ricopiati e organizzati in maniera logica (e ci vuole arte!).
Post by Colossale Pezzo di Idiota
indicazioni precise su come "esplodere" l'orchestrazione, mentre Elfman si
affida da
Post by Colossale Pezzo di Idiota
sempre a Bartek, lasciandogli note simili a quelle di Williams e
lavorandoci a stretto contatto.
Esattamente... solo che oggi Elfman lavora molto di più coi sequencer.

G
Colossale Pezzo di Idiota
2007-12-05 11:49:55 UTC
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Post by =Andre@=
Piuttosto i registi in erba si direzionano verso produzioni che definire
di basso livello sarebbe un eufemismo (non solo gratuite ma magari
portatrici di una schiera di fan/amici alla prima di ogni corto, per
citare un esempio).
I registi in erba chiedono all'amico diggiei che gli mette su due loop a
caso, oppure riciclano mahler che tanto loffà anche cubricc, oppure una
bella canzone della nannini e via.
C'è solo una cosa peggiore: i registi teatrali in erba.

Been there, done that.
--
Tastieraio, programmatore ed effettista offresi per qualsiasi
progetto => the PUNTO real PUNTO analog PUNTO kid AT gmail.com
"Anyone can make the simple complicated. Creativity is making
the complicated simple." -- Mingus
=Andre@=
2007-12-05 18:31:37 UTC
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Post by Colossale Pezzo di Idiota
Post by =Andre@=
Piuttosto i registi in erba si direzionano verso produzioni che definire
di basso livello sarebbe un eufemismo (non solo gratuite ma magari
portatrici di una schiera di fan/amici alla prima di ogni corto, per
citare un esempio).
I registi in erba chiedono all'amico diggiei che gli mette su due loop a
caso, oppure riciclano mahler che tanto loffà anche cubricc, oppure una
bella canzone della nannini e via.
C'è solo una cosa peggiore: i registi teatrali in erba.
Been there, done that.
Nel senso che sei stato un regista teatrale in erba? :P
--
Raise your glass and tip your brim
But no worries friends no worries
A=MM
2007-12-02 21:37:33 UTC
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Post by Lupo Nero
E voi come vi comportate quando dovete fare un' arrangiamento? Come
vi
fate pagare per il lavoro svolto? (scusate la domanda personale, ma
vorrei sapere come "funziona" in questo campo visto che ho iniziato
questo lavoro da poco più di un anno e finora ho trovato solo stronzi
che ti fanno sudare 7 camice e poi o non ti pagano o ti pagano una
miseria :(((
Dear Lupo Nero...
la chiave di lettura delle tue domande... te la sei data da solo.
In qualsiasi professione chi può *vantare* poco più di un anno di
esperienza... si ritrova pagato una miseria... ed è un scelta (io l'ho
fatta dopo 15 anni di lavoro dipendente).
Una risposta univoca... NON esiste... ma va valutata "caso per caso".
Il progetto ti può dare notorietà e "CURRICULUM" da vendere... io
pagherei per entrare in un simile progetto.
Il progetto è una "mucca da mungere" (usa e getta)... fottitene e
spara... senza offesa... ma se richiedono un preventivo ad un novizio
(poco più di un anno di esperienza)... ti basta chiedere 5 euro meno dei
tuoi concorrenti.
Ciao
A=MM
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